
Titolo: Invernale ( Wintry), pp146
Autore: Dario Voltolini
Editore: La nave di Teseo
Rigths : r.vivian literary agency: Spain (Libros del Asteroide), France ( Éditions Sous sol), Egypt (Logha Publishing)
Premio Strega 2024 : finalista
Premio Bergamo 2024: finalista
Premio Valle da Osta 2024: vincitore
Premio Ostuni 2024: vincitore
Premio Flaiano 2024: finalista
Autore di racconti, romanzi, radiodrammi, canzoni e libretti per il teatro Dario Voltolini (Torino, 1959) ha scritto, tra gli altri, “Una intuizione metropolitana”, “Rincorse”, “Forme d'onda”, “10”, “Primaverile”, “Le scimmie sono inavvertitamente uscite dalla cabbia”, “Foravìa”, “Pacific Palisades” e “II Giardino degli Aranci”, Invernale ( finalista al premio Strega 2024)
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'Invernale' è un romanzo potente, che ti butta a terra mentre ti solleva e ti prende alle spalle mentre ti fissa in faccia - e Voltolini è un grande scrittore, c'è poco da fare.
Sandro Veronesi- Due volte Premio Strega
“Ho visto Voltolini trattare nelle sue storie quasi tutte le circostanze umane. All'inizio pensavo che avesse una borsa da scrittore piena di piccoli strumenti, procurati chissà dove, adatti a far ridere, commuovere, svelare, riflettere. Ora ho capito che ha un solo strumento e l'ha costruito da solo. Gli basta una tasca per portarselo dietro e con quello fa tutto meravigliosamente.
Nessun altro ce l'ha”.
Davide Longo - Requiem provinciale
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Titolo: Dagli undici metri
Editore: La nave di Teseo ,2024
Agente: r. vivian literary agency
Autore di racconti, romanzi, radiodrammi, canzoni e libretti per il teatro Dario Voltolini (Torino, 1959) ha scritto, tra gli altri, “Una intuizione metropolitana”, “Rincorse”, “Forme d'onda”, “10”, “Primaverile”, “Le scimmie sono inavvertitamente uscite dalla cabbia”, “Foravìa”, “Pacific Palisades” e “II Giardino degli Aranci”, Invernale ( finalista al premio Strega 2024)
Sinossi
Il libro racconta la storia di un portiere dalla giovinezza alla prima squadra.
Si parla di elementi della vita calcistica di un atleta che sono metafora della nostra vita individuale: la predisposizione, il talento, l’allenamento, la cura. In particolare ci si sofferma su un punto particolare che è quello della “intuizione” che noi, in caso di scelte alternative da compiere, seguiamo.
Questa capacità intuitiva è tanto un talento quanto il risultato di una crescita, mentale, personale, caratteriale.
La messa a punto di questa facoltà è raccontata seguendo i passi dell’evoluzione del giovane atleta e ha un finale a sorpresa in cui si condensa tutto il suo percorso: nel punto cruciale della sua carriera il portiere si troverà faccia a faccia con l’avversario durante l’esecuzione di un calcio di rigore da cui dipende la vittoria o la sconfitta della sua squadra nella finale di un torneo importantissimo. Per la prima volta nella sua carriera il portiere aspetta che la sua intuizione gli dica da quale parte gettarsi per parare il rigore (intuizione che una volta messa a punto in se stesso psicofisicamente lo ha sempre indirizzato verso la scelta giusta facendone un campione strabiliante), ma questa non arriva. L’avversario comincia la sua rincorsa e il portiere aspetta di avere l’intuizione per parare il rigore, aspetta a ogni passo dell’avversario, aspetta fino al momento in cui quello sta per calciare. Ma nessuna intuizione gli viene in soccorso e lui quindi sta fermo immobile sulla linea di porta disperato. Ma il calciatore opta per un arrogante “cucchiaio” e semplicemente il pallone plana fra le braccia del portiere. Nessuna intuizione, nessuna scelta: erano la cosa giusta da fare.
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