Francesca Zupin è nata a Trieste. Ha una laurea in Bocconi, un Master in Narrazione alla Scuola Holden, ha lavorato come Consulente aziendale in Inghilterra e in Italia, ha fatto la mamma full-time per due anni e innumerevoli viaggi e ore di yoga. Attualmente è responsabile per gli accordi internazionali dell’Università di Scienza e Tecnologia di KAUST, in Arabia Saudita.
Titolo: Salvamento
Editore: Bollati Boringhieri, 2021
Agente: r.vivian literary agency
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Titolo: Salvamento
Data Pubblicazione: 23 Febbraio 202
Pagiine: 416
Editore: Bollati Boringhieri
Foreign Rights: Bollati Boringhieri
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Sinossi.
Giulio è un tredicenne gracile e appassionato di libri quando, in una lunga estate condivisa al campeggio, si innamora di Stella, figlia della nuova compagna del padre vedovo. Stella è diversa da lui: forte, raffinata, ribelle. Negli anni a venire, convivendo nella stessa casa, i due ragazzi passano dall’essere un po’ fratelli a fidanzati, ma non senza sofferenza. La famiglia li osteggia, in particolare il padre di Giulio, irascibile e deluso, che al figlio ha sempre preferito uno dei suoi amici: Bobo, veloce sulle moto e con le parole, che si sente un nuovo Rimbaud. Anche Stella è da sempre attratta da Bobo, ma il loro rapporto – intenso e altalenante – non si è mai trasformato in una vera relazione. Stella, alla perenne ricerca di qualcuno che la salvi da Bobo e da se stessa, pare aver trovato in Giulio il candidato perfetto. Eppure, a un passo dalle nozze, rinuncia alla tranquillità per inseguire l’emozione. Con una scrittura evocativa e insieme precisa, chirurgica, Francesca Zupin sa sorprenderci nel raccontare la verità dei suoi protagonisti, senza mai fare loro sconti, immergendoli in atmosfere sospese tra nostalgia e disincanto. Il tempo, con le sue acrobazie e le sue accelerazioni, i suoi ritorni e i suoi rimpianti, diventa quasi un personaggio aggiuntivo che agisce e interagisce con gli altri: sfidandoli, deludendoli, ingabbiandoli, ma anche creando quegli squarci di luce e bellezza che sono possibili, forse, solo guardandosi indietro.
«Salvamento procede senza lesinare crudeltà, disincanti, sentimenti sempre sfaccettati, recapitati al lettore senza strillare, eppure senza mai demordere. La sensazione finale è che vivere sia una cosa non facile, ma tutto sommato sopportabile se si impara a dondolare tra compassione ben distribuita e cinico divertimento». Davide Longo, autore di Una rabbia semplice.
«Quando le vite dei protagonisti di un romanzo diventano in qualche modo le nostre, allora quel romanzo è davvero un romanzo. Ma quando questo succede e, nello stesso tempo, il linguaggio è una sorpresa, un'aria nuova, puro ossigeno, allora quel romanzo è davvero un romanzo. Ecco: Salvamento è quel davvero scritto così, in corsivo». Elena Varvello, autrice di La vita felice e Solo un ragazzo
«Colta, raffinata, scorrevole, sensuale, diretta, elegante, venata di nostalgia e sostenuta da un ironico disincanto: la scrittura di Francesca Zupin è da non perdere». Dario Voltolini, autore di Pacific Palisades
"...Poi c'è la scrittura: raffinata ed elegante: in sé, ma pure nel gioco lessicale di corsivi e verbi,ripresi come voci di vocabolario ricche di esemplificazioni a fine paragrafo..." Ermanno Paccagnini-La Lettura- Corriere della sera